Economia circolare nel settore ICT

giovedì 21 Settembre, 2023
Redazione HSPI

Uno dei concetti chiave alla base del raggiungimento di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale è quello dell’Economia Circolare. Per economia circolare si intende quel modello di produzione e consumo che implica la condivisione, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo dei materiali e dei prodotti, al fine di estendere il loro ciclo vitale il più a lungo possibile, contribuendo quindi a minimizzare la quantità di rifiuti.

Nel settore ICT, il concetto di Economia Circolare si declina principalmente nell’allungamento della vita media degli Asset IT tramite oculate procedure interne volte a riutilizzare, riparare, rigenerare e, al termine del ciclo di vita, riciclare gli asset garantendo il riutilizzo dei materiali impiegati. Questo approccio può anche essere riassunto con le 4 “R” dell’economia circolare: riduco; riuso; riparo; riciclo.

A livello italiano, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato nel 2022 la SNEC, ovvero la Strategia Nazionale per l’Economia Circolare, che espone il piano d’azione a livello nazionale per l’economia circolare individuando i possibili risparmi di materia in sei settori, tra i quali l’elettronica e gli imballaggi1.

La SNEC prevede una serie di interventi lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalla catena di acquisto dei prodotti (tramite, ad esempio, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione) ai criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto2. La Strategia costituisce perciò uno degli strumenti fondamentali a livello nazionale per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica per lo sviluppo sostenibile definiti dalle Nazioni Unite (SDG Goals) e definisce una roadmap di azioni e di target misurabili da qui al 20353.

La SNEC riprende su questi temi la CEAP, ovvero il nuovo piano d’azione per l’economia circolare (Circular Economy Action Plan) adottato nel marzo 2020 dalla Commissione Europea, il quale costituisce uno degli elementi principali che caratterizzano il Green Deal europeo, la nuova agenda europea per la crescita sostenibile4. Il piano CEAP prevede interventi mirati lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti, concentrandosi sulle modalità di progettazione dei prodotti (introducendo, ad esempio requisiti minimi di sostenibilità a livello europeo) e promuovendo i processi di economia circolare, incoraggiando al contempo il consumo sostenibile per garantire che le risorse utilizzate rimangano il più a lungo possibile nell’economia europea5.

Per ciò che riguarda il settore ICT e dell’elettronica, la CEAP stila un piano d’azione che promuove l’allungamento della durata di vita dei prodotti, incluso:

misure di regolamentazione per l’elettronica e le TIC, compresi i telefoni cellulari, i tablet e i laptop a norma della direttiva sulla progettazione ecocompatibile, in modo che i dispositivi siano progettati per l’efficienza energetica e la durabilità, la riparabilità, la possibilità di upgrading, la manutenzione, il riutilizzo e il riciclaggio […] miglioramento della raccolta e del trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, anche esaminando la possibilità di istituire a livello europeo un sistema di resa per restituire o rivendere dispositivi elettronici usati6.

Tra gli strumenti legali innovativi particolarmente rilevanti, la CEAP porta avanti l’iniziativa di concretizzare il “diritto alla riparazione”, il quale porterebbe allo stabilirsi di un diritto di aggiornamento dei software obsoleti7, così come a garantire la riparabilità e rigenerabilità degli asset fisici (ad es. garantendo la disponibilità di parti di ricambio).

Le soluzioni HSPI per l’Economia Circolare

HSPI, da anni impegnata nella promozione della carbon neutrality in ambito IT, supporta i clienti nella transizione verso modelli di erogazione dei servizi IT ecologicamente efficienti, in un continuo equilibrio costo/beneficio che valuti la dimensione ambientale accanto a quella strategico/economica. Analogamente, HSPI può affiancare gli Enti pubblici e privati nel conformare sempre meglio i propri processi IT agli indirizzi italiani ed europei in materia ambientale, attraverso attività di Green Business Process reengineering, così come tramite la progettazione di modelli di monitoraggio della carbon footprint degli asset IT in uso. Forti di una più che decennale esperienza negli ambiti di change management e formazione, inoltre, accompagniamo con successo i nostri partner anche nelle fasi di comunicazione adozione e avvio dei cambiamenti definiti.

Lo sapevi che…?

Secondo l’Eurostat, nel 2020 sono stati prodotti nell’UE circa 4,7 milioni di tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, le quali corrispondono a circa 10,5 kg per abitante?8.


Riferimenti bibliografici:

[1] Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – Strategia Nazionale per l’Economia Circolare

[2] Ibid.

[3] Ibid.

[4] European Commission – Circular economy action plan

[5] European Commission – Circular economy action plan

[6] Commissione Europea, Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni – Un nuovo piano d’azione per l’economia circolare per un’Europa più pulita e più competitiva, Bruxelles, (11/03/2020), COM(2020) 98 final.

[7] Ibid.

[8] DESTATIS – Statistisches Bundesamt, European Union produces 4.7 million tons of electronic waste.